mercoledì 8 maggio 2013

Conferenze e rispetto

Una cosa che mi capita di notare nelle conferenze di molti generi, soprattutto quelle che ospitano più relatori ma non è detto, è la mancanza di rispetto per il pubblico. Ogni buon conferenziere dovrebbe cacciarsi bene in testa che quelle persone stanno dando il loro tempo e la loro attenzione; invece di ricambiarle con un'occasione di arricchimento e partecipazione si assiste spesso ad un'autoreferenzialità irriguardosa da parte di chi parla: 
  • relatori che trascrivono il loro intervento sulle slide di Power Point parola per parola, e poi lo leggono, annoiando a morte tutti con le 80 diapositive
  • relatori in gruppo, che si comportano come se fossero all'osteria davanti ad una birra tra di loro
  • relatori che non adeguano la loro esposizione al pubblico che hanno di fronte e alle condizioni (es. quelle climatiche se si è all'aperto, mi è capitato che cominciasse a piovigginare e la relatrice imperterrita continuava per i fatti propri mentre la gente si alzava e cominciava a spostarsi all'interno)
  • relatori che non rispettano un tempo, non programmano il loro intervento e parlano ad oltranza, ma da soli, a braccio e seguendo il filo del proprio pensiero
  • relatori che non prevedono uno spazio di confronto con il pubblico, come se fossero professori che fanno la lezione a scuola e poi prendono il registro e se ne vanno
  • relatori che non riescono a dire 'per quanto mi riguarda ho finito' e poi finire veramente, invece con horror vacui annunciano la fine e poi aggiungono postille di dieci minuti, con il pubblico in posizione sbilenca mezza in piedi e mezza seduta, con il cappotto in mano e la borsa a metà spalla
Se non si vuole o non si riesce a reggere una conferenza, si scriva: oggi è facilissimo aprire un blog o un sito anche per i più inesperti. Ma se si sceglie la conferenza, è necessario dimostrare rispetto per chi ci ascolta con il minimo indispensabile: considerare il pubblico alla pari (il che può significare anche adeguarsi al livello presunto, se la nostra è una conferenza divulgativa in cui pensiamo di essere gli esperti di fronte ad un pubblico di meno esperti, ma certamente non trattare la gente come scolari sui banchi) e rispettarne spazi e tempo. Se volete essere gli unici sotto le luci della ribalta, fate un video su youtube, è meglio.

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