mercoledì 27 aprile 2016

L'antico Egitto à la carte: il pensiero antico fai da te

Dopo la conferenza a cui ho assistito ieri, mi devo pur sfogare e siccome non mi sono capitate a tiro abbastanza persone per i miei gusti scrivo un po' di appunti qui sul blog. 
La conferenza in questione era "La diffusione e l'influenza del pensiero magico dell'Antico Egitto in Italia e in Europa", organizzata dalla Società Teosofica. Non ditemi che me la sono andata a cercare: se avrete la pazienza di arrivare in fondo capirete che la mia delusione per la conferenza non è tutta dovuta ai contenuti. In ordine sparso, le questioni che mi hanno lasciata più perplessa, diciamo così.
Paternalismo pseudoaccademico. Relatori e conferenzieri che si comportano, pur non essendolo, da professore universitario che fa lezione a matricole particolarmente impreparate sono insopportabili. Chi non conosce il proprio pubblico dovrebbe tenere un registro medio, invece la tendenza è quella di montare in cattedra magari non con atteggiamenti antipatici durante l'esposizione, ma con il rifiuto di un dibattito finale, al quale si preferiscono le "domande". In questo caso forse non gli si poteva dare torto al 100%: dopo due ore di esposizione sulle divinità in Egitto, sulle teorie egiziane dell'aldilà, sui geroglifici, sull'esoterismo del sei-settecento per arrivare a chiudere con il significato esoterico del "Flauto Magico" di Mozart, la prima domanda del pubblico è stata, traducendo e riassumendo: "ma è vero che Salieri ha ucciso Mozart?"
Spostamento del focus.