giovedì 29 settembre 2016

Ultime vicende del Bosco Sacro di Jesolo: commento ai commenti

Immagino che là dove questo post arriverà, siano arrivate anche le notizie dei fatti a cui mi riferisco. In breve: poco prima del rito dell'Equinozio d'Autunno 2016 un cacciatore si è messo a sparare nel Bosco Sacro di Jesolo, vicino allo spiazzo dove si tengono i riti. In quel momento il rappresentante eletto (Pontefice, ci torniamo dopo) della Federazione Pagana era da solo, dopo un diverbio il cacciatore l'ha aggredito a pugni e gli ha strappato la macchina fotografica di mano, gettandola in canale. Grazie al proprietario del terreno su cui sorge il Bosco Sacro, la macchina è stata recuperata dal canale e la scheda di memoria trasmessa alla polizia per l'identificazione del tizio. Sono usciti articoli su La Nuova Venezia (25 e 29 settembre) e sul Gazzettino (27 e 29 settembre); per gli articoli potete vedere a questo link: http://www.federazionepagana.it/indicearticoli.html per la storia del Bosco Sacro invece qui: http://www.federazionepagana.it/boscosacro.html

Taglio corto perché in questo post mi interessa rispondere, in maniera più duratura rispetto alle discussioni su Facebook, ad alcuni commenti che sono stati fatti in merito alla vicenda. In qualche caso qualcuno potrebbe chiedermi "Perché lo fai? Vale la pena di rispondere a questi?" Per la mia esperienza, vale la pena. Perché anche se in qualche caso il commento nasconde palesemente insinuazioni e antipatie, lo stesso pensiero ma senza retroscena potrebbe venire in mente anche a qualche "passante" della rete. Che leggendo anche questi commenti, spero, può avere delle risposte senza essere confuso con i provocatori (se vi riconoscete in queste frasi, non abbiate la coda di paglia: non tutti quelli che le hanno dette sono provocatori, davvero).

1) A nessun'altra realtà pagana succedono queste cose