Venerdì è uscito nei cinema "Scontro tra Titani" e io ovviamente sono andata a vederlo.
Dal punto di vista del film, niente da dire, è un bel fantasy con una discreta storia e begli effetti speciali (non l'ho visto in 3d, ma sicuramente fa il suo bel figurone), godibilissimo.
Visto che però il blog si intitola "Appunti Pagani", è dal punto di vista del paganesimo che vorrei dargli un'occhiata più approfondita.
Secondo alcuni pagani infatti, l'uscita di film come "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo" e "Scontro di Titani" è un sintomo di una rinnovata attenzione verso il paganesimo antico. Non c'è dubbio effettivamente che le storie vengano più spesso tratte da quel mondo di miti che ben si presta a creare dei fantasy ante litteram, ma quanto questo può giovare al paganesimo attuale e alla sua costruzione? Alcuni pagani sono dell'opinione che "bene o male purché se ne parli" e sono convinti del fatto che comunque questi film generino una curiosità verso il paganesimo che verrebbe poi soddisfatta in altri modi, ad esempio su internet, dove comunque la gente potrebbe trovare scritti sul vero paganesimo.
Secondo me invece rischiamo di assistere al rinnovo del processo di assimilazione che c'è già stato nel Rinascimento, quando gli dei greci e romani, anziché sopravvivere in quanto dei, si sono trasformati in allegorie o, peggio (ed è quello che vediamo anche in "Scontro tra Titani"), in tiranni ad immagine e somiglianza del dio cristiano, e si è persa in questo modo la differenza tra i concetti politeisti e monoteisti di divinità e di religione, nonostante in molti abbiano gridato alla sopravvivenza del paganesimo antico. Percy Jackson incide forse meno in questo processo, perché si tratta chiaramente di una rielaborazione moderna. In Scontro tra Titani lo vediamo di più: qui Zeus ha creato gli uomini e la vita è "un dono della sua grazia", ma ottiene l'immortalità solo grazie alle preghiere degli uomini (mentre Ade, povero Ade rivituperato anche in questo film, ottiene forza dalla loro sofferenza) e decide di distruggerli perché non lo adorano più, non gli sono più riconoscenti. Se non è cristianesimo questo! Non mi sembra che possiamo ascrivere questo film ai film pagani, nemmeno per quanto riguarda la ribellione degli uomini agli dei ingrati, alla tirannia degli dei. Da questo punto di vista ricorda un po' i greci del film "Troy", che profanavano i templi perché tanto gli dei non sarebbero intervenuti e combattevano contro dei troiani superstiziosi e disperati perché gli dei non li assistevano. Perseo infatti, nel suo orgoglio di voler essere un uomo e non un semidio, accetta l'aiuto degli dei solo dopo essere rimasto solo, dopo l'uccisione di tutti i suoi compagni.
L'altro punto è: può questo film suscitare curiosità in chi lo vede al punto da fargli cercare notizie sulla religione greca antica al di là dei riassuntini di Wikipedia? Secondo me la maggior parte delle persone finirà per fermarsi all'aspetto fantasy del film, oppure rimarrà dell'idea che i greci credevano superstiziosamente nella collera degli dei che si sarebbe abbattuta su di loro se non avessero fatto sacrifici (a proposito di sacrifici: uno dei personaggi più estranei alla grecità del film è una specie di santone, un predicatore che sembra uno di quelli di Brian di Nazareth, un esaltato che infila la mano nel fuoco per onorare Ade). E comunque, anche se volesse cercare cosa effettivamente è la religione dei greci o cos'è il paganesimo, qual è la sua reale idea degli dei, della vita, dell'umanità, che cosa troverebbe?
Se effettivamente questi film possono suscitare la curiosità della gente verso il paganesimo, è meglio che noi pagani ci diamo da fare, per dare risposta a queste domande. Quanti pagani hanno cercato di spiegare al mondo (nel senso di un pubblico generico) la propria idea di divinità, religione ecc... che andasse al di là dell'attribuzione di una sfera di influenza ad ogni nome e al di là della descrizione delle pratiche (traccia il cerchio in senso orario, invoca i punti, brucia l'incenso, nomina il dio, guarda in su, guarda in giù, dai un bacio a chi vuoi tu...)? Mettiamoci tutti d'impegno, anche perché ad agosto arriva il convegno del World Congress of Ethnic Religions, sul tema dell'Etica Pagana.
Voglio chiarire un'ultima cosa: come pagana non mi sento affatto offesa da questi film, anche se ho molto da ridire sulla loro rappresentazione degli dei. Me li sono guardati e mi sono divertita: sono andata a vedere un film, mica un trattato di teologia pagana!
Per concludere, vi ricordo che venerdì prossimo, 23 aprile, esce finalmente Agorà, il film su Ipazia, da non perdere!
Dal punto di vista del film, niente da dire, è un bel fantasy con una discreta storia e begli effetti speciali (non l'ho visto in 3d, ma sicuramente fa il suo bel figurone), godibilissimo.
Visto che però il blog si intitola "Appunti Pagani", è dal punto di vista del paganesimo che vorrei dargli un'occhiata più approfondita.
Secondo alcuni pagani infatti, l'uscita di film come "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo" e "Scontro di Titani" è un sintomo di una rinnovata attenzione verso il paganesimo antico. Non c'è dubbio effettivamente che le storie vengano più spesso tratte da quel mondo di miti che ben si presta a creare dei fantasy ante litteram, ma quanto questo può giovare al paganesimo attuale e alla sua costruzione? Alcuni pagani sono dell'opinione che "bene o male purché se ne parli" e sono convinti del fatto che comunque questi film generino una curiosità verso il paganesimo che verrebbe poi soddisfatta in altri modi, ad esempio su internet, dove comunque la gente potrebbe trovare scritti sul vero paganesimo.
Secondo me invece rischiamo di assistere al rinnovo del processo di assimilazione che c'è già stato nel Rinascimento, quando gli dei greci e romani, anziché sopravvivere in quanto dei, si sono trasformati in allegorie o, peggio (ed è quello che vediamo anche in "Scontro tra Titani"), in tiranni ad immagine e somiglianza del dio cristiano, e si è persa in questo modo la differenza tra i concetti politeisti e monoteisti di divinità e di religione, nonostante in molti abbiano gridato alla sopravvivenza del paganesimo antico. Percy Jackson incide forse meno in questo processo, perché si tratta chiaramente di una rielaborazione moderna. In Scontro tra Titani lo vediamo di più: qui Zeus ha creato gli uomini e la vita è "un dono della sua grazia", ma ottiene l'immortalità solo grazie alle preghiere degli uomini (mentre Ade, povero Ade rivituperato anche in questo film, ottiene forza dalla loro sofferenza) e decide di distruggerli perché non lo adorano più, non gli sono più riconoscenti. Se non è cristianesimo questo! Non mi sembra che possiamo ascrivere questo film ai film pagani, nemmeno per quanto riguarda la ribellione degli uomini agli dei ingrati, alla tirannia degli dei. Da questo punto di vista ricorda un po' i greci del film "Troy", che profanavano i templi perché tanto gli dei non sarebbero intervenuti e combattevano contro dei troiani superstiziosi e disperati perché gli dei non li assistevano. Perseo infatti, nel suo orgoglio di voler essere un uomo e non un semidio, accetta l'aiuto degli dei solo dopo essere rimasto solo, dopo l'uccisione di tutti i suoi compagni.
L'altro punto è: può questo film suscitare curiosità in chi lo vede al punto da fargli cercare notizie sulla religione greca antica al di là dei riassuntini di Wikipedia? Secondo me la maggior parte delle persone finirà per fermarsi all'aspetto fantasy del film, oppure rimarrà dell'idea che i greci credevano superstiziosamente nella collera degli dei che si sarebbe abbattuta su di loro se non avessero fatto sacrifici (a proposito di sacrifici: uno dei personaggi più estranei alla grecità del film è una specie di santone, un predicatore che sembra uno di quelli di Brian di Nazareth, un esaltato che infila la mano nel fuoco per onorare Ade). E comunque, anche se volesse cercare cosa effettivamente è la religione dei greci o cos'è il paganesimo, qual è la sua reale idea degli dei, della vita, dell'umanità, che cosa troverebbe?
Se effettivamente questi film possono suscitare la curiosità della gente verso il paganesimo, è meglio che noi pagani ci diamo da fare, per dare risposta a queste domande. Quanti pagani hanno cercato di spiegare al mondo (nel senso di un pubblico generico) la propria idea di divinità, religione ecc... che andasse al di là dell'attribuzione di una sfera di influenza ad ogni nome e al di là della descrizione delle pratiche (traccia il cerchio in senso orario, invoca i punti, brucia l'incenso, nomina il dio, guarda in su, guarda in giù, dai un bacio a chi vuoi tu...)? Mettiamoci tutti d'impegno, anche perché ad agosto arriva il convegno del World Congress of Ethnic Religions, sul tema dell'Etica Pagana.
Voglio chiarire un'ultima cosa: come pagana non mi sento affatto offesa da questi film, anche se ho molto da ridire sulla loro rappresentazione degli dei. Me li sono guardati e mi sono divertita: sono andata a vedere un film, mica un trattato di teologia pagana!
Per concludere, vi ricordo che venerdì prossimo, 23 aprile, esce finalmente Agorà, il film su Ipazia, da non perdere!
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