lunedì 27 giugno 2011

Etica pagana / 1

Ad un anno di distanza (quasi) dall'ultimo congresso WCER, ora ECER, a Bologna, mi sembra sia il momento di riproporre il mio scritto sull'etica pagana, che posto qui in più parti:


TRE BASI PER UN’ETICA PAGANA TRADIZIONALE NEL MONDO ATTUALE


Avvertimento: In queste pagine faccio un ampio uso delle parole “Pagano” e “Paganesimo”, anche se do che queste parole non sono adottate o approvate da tutti i gruppi presenti. Ma visto che mi accingo a parlare di alcuni principi generali che dovrebbero essere comuni a diverse antiche tradizioni non monoteiste e siccome in Italia siamo abituati a sentire molte persone dire che la tradizione italiana è quella cattolica, ho deciso comunque di usare la parola “Pagano” semplicemente per indicare una tradizione che viene da queste antiche religioni non monoteiste.

Il tema del congresso è “Etica Tradizionale” e molte delle delegazioni qui presenti parleranno della propria etica e del proprio modo di seguire la loro tradizione. Ma dal momento che ci sono molte tradizioni e che la Federazione Pagana stessa raccoglie persone di diverse tradizioni senza sceglierne una in particolare in quanto Federazione, vorrei proporre a questo congresso tre di quelli che consideriamo punti cardinali, tre basi per un’etica tradizionale pagana nel mondo attuale.



La prima di queste è la considerazione di cosa chiamiamo tradizione: di solito per tradizione si intende qualcosa che ci arriva dal passato, che ci è stato tramandato. A volte, questo viene in qualche modo considerato immutabile. Ma dovremmo chiederci che cosa stiamo realmente prendendo dal passato. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che c’è stato un salto tra il passato pagano d’Europa e i giorni presenti: questo salto è dovuto ovviamente all’arrivo del monoteismo e può essere più o meno ampio a seconda del paese o della cultura che stiamo considerando, ma certamente esiste. Le religioni baltiche hanno probabilmente sofferto meno della rottura perché hanno realmente conservato parte della propria cultura, ma per quanto riguarda le culture pagane dell’Europa del Sud, dobbiamo ammettere che la ferita è stata considerevole. Anche se so che ci sono persone che preferiscono credere che il Paganesimo abbia sempre avuto una continuità,  dobbiamo capire che molte delle fonti e delle interpretazioni delle religioni antiche hanno un punto di vista cristiano. Molti racconti sugli Dèi e Dee dei Celti e dei Germani, ad esempio, ma anche alcune descrizioni degli Dèi classici provengono da autori cristiani, che avevano una visione così differente del mondo e della divinità che non possiamo fidarci pienamente dei loro racconti. La presenza del monoteismo inoltre ci costringe a definire spesso la nostra visione del mondo e di conseguenza la nostra etica in contrasto con quelle monoteiste.

A volte ci è rimasta solo la forma delle antiche religioni: se visitate Venezia, vedrete che ci sono molte statue di Dèi antichi, statue che sono state scolpite nel periodo cristiano della storia di Venezia, ma questo non significa che Venezia sia rimasta segretamente pagana. I governatori veneziani hanno usato gli Dèi antichi come simboli e noi possiamo ammirare le statue, non pensare che abbiano un significato pagano.

(continua...)

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